BIG DATA – fonti informative

Fonti Aperte: mezzi di comunicazione, Pubblicazioni Ufficiali, Fonti pubbliche e commerciali, Banche dati, registri pubblici/liste di riferimento, gratuite o a pagamento (abbonamento), Documenti aziendali o di mercato, Atti di convegni, rapporti governativi/parlamentari, World Wide Web, Motori di ricerca, Metasearch Engine, People Search Engine, Social Networks, Archives, Social Search, Legal Search Engine, Forum & Community, Web Pages, PAD o Collaborative Writing, IRC Channels, ecc.

Private Data: dati aziendali interni ad Enti e realtà industriali, disponibili o da raccogliere in tempi e modalità diverse, sia di tipo strutturato che destrutturato, dai quali è necessario estrarre elementi informativi di fondamentale interesse per l’ottimizzazione dei processi, il miglioramento del business, la razionalizzazione dei costi e dell’efficienza nella gestione dei rischi dell’Organizzazione

Deep Web: è una parte di Web “sommersa” in cui vengono svolte tantissime attività, di fatto una sorta di siti “nascosti” che non si trovano facendo delle normali ricerche in Google e che possono essere visitati solo sfruttando particolari motori di ricerca, URL, versioni modificate di browser, ed altro che consentono di accedere a contenuti «non indicizzati»

Dark Web: dati ottenibili dall’uso di «reti di anonimizzazione» che permettono di nascondere il proprio indirizzo IP e la propria identità in rete “rimbalzando” la connessione fra vari computer sparsi in tutto il mondo e poter accedere al «Deep Web» in modo anonimo, qualificandosi e accreditandosi anche in particolari Community, Forum e IRCs non visibili e non accessibili in modo tradizionale